Airbag
Airbag è quel congegno che ci salva la vita (a Trussardi meno) gonfiandosi d’aria in caso d’incidente. Questo è il nome di un film che viene dall’immaginario americano e arriva, filtrato da un’almodovariana pazzia, in Europa. E’ questa la ricetta: un quarto di Tarantino, un quarto di Kusturica e il resto lo abbiamo visto in centinaia d’altri film (d’azione, road movie o altro). Ben confezionato, si ride (facoltativo) ma non si può essere indifferenti di fronte alla sua visione. La trama pretesto ci accompagna tra bordelli e automobili, senza né patria né una precisa posizione spazio/tempo. Un urlo kitsch e volgare di un autore spagnolo che seguirei volentieri in altri lavori.