Juha
Aki Kaurismaki
Finlandia, 1999
di Cristiano Zanca
Sceneggiatura: Aki Kaurismaki (dal romanzo di Juhani Aho)
Fotografia: Timo Salminen
Montaggio: Aki Kaurismaki
Musica: Anssi Tikanmaki
Scenografia: Markku Patila, Jukka Salmi
Interpreti: Sakari Kuosmanen, Kati Outinen, Andre Wilms.
Produzione: Aki Kaurismaki
Distribuzione: Pyramide
Finalmente CINEMA.
Era da tempo che non vedevo un vero grande esempio di CINEMA, storie raccontate con immagini, espressioni, luci, musiche.
Rinascono gli espressionisti tedeschi, Gertrud di Dreyer; forse esagero, ma ho intravisto qualcosa del b/n di O.Wells nelle scene di gioia/dolore.
Al posto dei dialoghi musica e parole scritte per una storia fuori dal tempo.
Nell’unione b/n_musica_personaggi ho ritrovato momenti di Russ Meyer, quello di Faster Pussycat.
Un film che non accetta le regole del linguaggio cinematografico moderno, non ne cerca di nuove ma, ripartendo dal meglio del passato, mette in scena uno stile (vedi le cadute dei protagonisti) senza abusarne.
E come se il regista fosse passato indenne da questi anni di critiche all’americanismo (vedi la citazione di Sam Fuller) per riproporre ingredienti riuscitissimi del noir anni 40 con un pizzico di ironia tipica del nostro tempo.
Un gioco scoperto di figure retoriche (il cagnolino che insegue il padrone) recitato nel modo migliore possibile da un gruppo di attori formidabili.