L’uomo proiettile
Libero Agosti
Ciao a tutti.
Qualcuno di voi ha per caso visto “L’uomo proiettile”?
A me personalmente e’ piaciuto, principalmente perche’ S.Agosti ha
usato un linguaggio cinematografico proprio dei film muti (la dedica
iniziale a G.Melies non e’ affatto casuale).
I colori del circo sottolineano la possibilita’ di liberarsi dalla
“schiavitu'” del lavoro con la creativita’ e con l’amore, che carica
alcuni momenti di una dolcissima sensualita’.
Forse un po’ autocelebrativo, ma e’ comunque una delle poche voci
stonate che non si uniscono al coro di un cinema di facile presa
(del portafoglio).