The Truman Show

Una caratteristica particolare dei film americani è quella di contenere le confessioni sulle loro più nefande colpe.
Questo film ne è l’ultimo esempio in ordine di tempo, anche se non il migliore.
Il povero Truman è costretto a vivere senza saperlo di fronte a centinaia di telecamere che trasmettono in mondovisione la sua vita.
Ho letto che la scelta del nome truman potrebbe derivare dalla voglia di difendere lo sputtanato Clinton dagli attacchi scandalistici dei Media americani, in un’affettuosa difesa del Carey / Clinton vittime di un mondo cinico e guardone.
No, non è un bel film: ho rivissuto l’esperienza di “Natural born Killers” dove si attaccava la violenza non con l’ironia ma con la esposizione di carne a brandelli.
La Tv è il male, la “verità” è il bene, tutto il mondo è pieno di guardoni rincoglioniti.
Un po’ troppo semplice, e anche moralista.
Anche l’attimo fuggente era di certo stucchevole, ma gli attacchi alle tecnologie dei nuovi o vecchi media degli ultimi film made in USA sono davvero indolori.

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