LE PAROLE DI MIO PADRE

Vive fuori dal tempo il giovane Zeno (F.Rongione) raccontato da Francesca
Comencini: il film è ambientato ai nostri giorni, ma il protagonista non
aderisce minimamente ai ritmi del mondo moderno. Egli cammina lentamente,
incespica, zoppica. E da questa sua andatura anomala traspare tutto il
dramma di un personaggio antipatico, schizofrenico, scomodo per se stesso
ancora di più che per gli altri. Zeno è diverso e tutti gli altri
personaggi se ne accorgono. Primo fra tutti Giovanni (M. Calopresti), che
accoglie il giovane sotto la propria ala protettrice, lo introduce nella
propria casa e nella vita delle sue quattro figlie. Zeno s\’innamora della
più bella (C. Mastroianni) e finisce con lo sposare la meno attraente (V.
Graziosi). La Comencini riesce a tingere il suo film della stessa pesante
lentezza che caratterizza il romanzo sveviano che l\’ha ispirato: lunghe
pause, sguardi insostenibili, laceranti sospiri. Gli attori, con la loro
recitazione appiattita e per questo particolarmente intensa, danno vita a
personaggi irritanti e tremendamente veri. Il rapporto fra le quattro
sorelle viene affrontato con una notevole profondità priva di
psicologismi, nello stesso modo con cui viene dipinta la figura del
protagonista, talmente verosimile da sostituire nella mente dello
spettatore l\’immagine del personaggio ispirata dalla lettura del
romanzo.

Caterina Tonon

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