FINAL FANTASY
La dottoressa Aki Ross, aiutata da uno scienziato e da un militare di cui è innamorata, ha il compito di salvare la Terra dall’invasione di orribili creature aliene. Per farlo dovrà riuscire a “catturare” otto spiriti presenti nel mondo sotto varie forme, ma sarà costretta a vedersela con i soliti guerrafondai che vogliono risolvere la spinosa situazione bombardando tutto quanto sia possibile.
Tratto da un videogioco di enorme successo e diretto dallo stesso creatore della saga, Hironobu Sakaguchi (in collaborazione con Moto Sakakibara), Final Fantasy è un film davvero bruttissimo. La grafica digitale fa meraviglie ma, dopo lo stupore che si prova nei primi quindici minuti, ben presto lo spettatore capisce che ormai tutto è possibile e, non stupendosi più di nessuno sfondo né di alcun effetto speciale, è costretto a sorbirsi quasi due ore di paccottiglia new age e di dialoghi imbarazzanti oltre ogni dire. Nessuno sforzo di originalità è rintracciabile né nella storia, né tantomeno nella caratterizzazione dei personaggi, più stereotipati di qualsiasi pellicola con attori in carne e ossa (il nero saggio, lo scienziato geniale a cui nessuno crede, il compagnone spiritoso e dalla battuta facile, il cattivo che vuole risolvere la questione a cannonate, e via di questo passo).
Più che il futuro del cinema, il film (film ?) ne sancisce piuttosto la morte e, in tema di film creati in digitale, si rimpiange la vitalità di un’opera divertente come Shrek. Nota conclusiva: il protagonista maschile è identico a Ben Affleck e ne condivide in pieno la profonda espressività.