Sex Crimes
Credo che dovrebbero vietare nei cinema la vendita di stuzzichini e bevande: è molto fastidioso dover seguire un film che già di per sé non fa gridare al miracolo, circondarti da un sottofondo di continuo ruminio e risucchio di liquidi soprattutto quando di fronte a te scorrono sullo schermo le immagini di maggiore suspance della vicenda:il presunto assassinio di Susy, una delle protagoniste.
La prima impressione che si ha del film è che sia gli attori che le location sono troppo belli! (anche l’occhio vuole la sua parte). La trama inizialmente può sembrare banale: un giovane insegnante, Matt Dillon, viene accusato da due sue allieve Susy e Katy, di stupro e deve cercare di scagionarsi. Naturalmente lui è innocente, la storia è stata inventata da una delle ragazzine innamorata di lui e offesa dai continui rifiuti alle sue avances.
E a questo punto? Il film è finito? Lui tornerà ad insegnare nella ridente cittadina a sud della Florida? No, è da questo momento che il film si apre a continui colpi di scena che sono l’unico pregio della pellicola, e che rimandano continuamente il finale riuscendo ad attirare l’attenzione dello spettatore. La trama si fa più interessante: quelli che si credevano buoni in realtà sono i cattivi, quelli che si credevano della polizia in realtà sono i più corrotti, quelli che si credevano alleati in realtà sono i nemici, quelli che si credevano morti sono vivi… Ogni volta tutto si rimette in gioco. Lo scopo è quello di riuscire ad accaparrarsi un ingente somma di denaro. Chi vincerà?