Il lungo cammino delle donne

Carla Ferrari
Svizzera
2000, 150′ complessivi, col., Video Beta
Sceneggiatura: Carla Ferrari
Fotografia: Gianni Padlina
Scenografia: Alberto Veronese
Montaggio: Gianni Padlina
Suono: Alberto Veronese
Produzione: Media Key – TSI (Svizzera)
Distribuzione. TSI (Svizzera)

Carla Ferrari ripercorre in tre documentari la strada impervia compiuta dalle donne verso l’emancipazione: si tratta di un viaggio a 360 gradi per tutto il globo terrestre per comprendere meglio le prospettive con cui si apre il Terzo millennio. I temi toccati sono moltissimi: il rapporto con la politica, il potere, il lavoro, la guerra, la pace, la solidarietà, l’amore.
Il primo documentario affronta il tema del potere e della politica attraverso interviste con donne autorevoli. La scrittrice Erica Jong per esempio si dice molto pessimista sul futuro dell’emancipazione femminile e non esclude la possibilità di fare dei passi indietro. Esorta le donne ad imparare a fare alleanze tra loro e ad essere meno spietate con le “sorelle”. Molti sono ancora i passi da fare soprattutto in politica: è ancora bassa la percentuale di donne elette in Europa e negli Stati Uniti. Il femminismo secondo la Jong è la possibilità di scegliere potere, sesso e pane. Glenda Jackson, ex attrice e ora membro del Parlamento britannico è più ottimista: l’entrata in politica e il controllo della vita riproduttiva sono i grandi traguardi raggiunti dalle donne, però ci sono ancora grandi lacune per quanto riguarda la sfera educativa. Concludono il documentario le testimonianze di Ruth Dreyfuss membro della Confederazione Svizzera che vede nel lavoro di équipe la particolarità del modo di lavorare delle donne e Jane Royston imprenditrice nella New Economy.
Il secondo documentario affronta il problema della guerra attraverso le testimonianze di Erica Jong, Carla Del Ponte, giudice istruttore capo del tribunale internazionale dell’Aia per i crimini di guerra nell’ex Jugoslavia, Barbara Hendricks, cantante lirica e ambasciatrice delle Nazioni Unite per i rifugiati e Albina du Boisrouvray fondatrice della Fondazione François Xavier Bagnoud.
La terza puntata del documentario affronta la lotta che le donne in certi paesi devono sostenere perché vengano rispettati i diritti fondamentali della libertà e dell’istruzione. E’ il caso delle donne del Senegal o dell’Algeria dove l’integralismo islamico sembra voler cancellare i progressi fatti dalle donne per ricondurle ad una situazione di sottomissione. Emblematico il caso della ragazzina algerina uccisa dagli integralisti perché si rifiutava di portare il velo.
Il lavoro di Carla Ferrari ha il pregio di globalizzare il problema dell’emancipazione delle donne: al di là degli obiettivi raggiunti la strada appare ancora lunga e in salita.

Carla Ferrari ha lavorato a lungo alla Radio Svizzera a Lugano, nel 1973 si trasferisce a Zurigo per collaborare con il Telegiornale della Televisione Svizzera. Segue alcuni corsi di perfezionamento nel campo della comunicazione e del management e diventa produttrice e regista indipendente nonché direttrice di Media Referente, società specializzata in produzioni nel campo della condizione della donna, la cultura, l’educazione, la scienza e la politica. Ha girato e curato numerosi documentari sui problemi della globalizzazione e della società multiculturale.

V.B.

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