If the walls could speak (Se i muri potessero parlare)
Daniela Zanzotto
Regno Unito, 1998, 52′, col., Video Beta
Sceneggiatura: Daniela Zanzotto
Fotografia: Daniela Zanzotto
Montaggio: Dominique Lutier
Suono: Sara Qualter, Daniela Zanzotto
Musica : Autechre, Morcheeba, Seafeel, Musikàs
Produzione: Disruptive Element Film (Londra – UK)
Distribuzione: Jane Balfour Films Ltd (Londra – UK)
Anteprima nazionale
Il primo documentario di Daniela Zanzotto, presentato ai Festival di
Montréal e di Catalogna, ricostruisce la storia del complesso
residenziale di La Muette a Drancy, costruito negli anni Trenta e trasformato
durante la guerra in campo di smistamento per gli ebrei e gli zingari destinati ai
campi di sterminio. Attualmente La Muette è una HLM (habitation à louer
moderé) ossia un raggruppamento di case popolari. Daniela Zanzotto usa
immagini di repertorio sovrapposte a immagini di normale vita
quotidiana. I negozi, i bambini che giocano, la postina sfumano su foto in bianco e
nero che mostrano La Muette circondata di filo spinato, una bambina che
dorme sulla paglia per terra abbracciata ad un orsacchiotto. Il documentario
non si limita a ricostruire la tragedia del passato, ma insegue il sottile
filo rosso dell’intolleranza e del razzismo: le interviste agli abitanti del
quartiere ci dimostrano che ancora non siamo al sicuro. La sensazione
che si prova alla fine del film è un senso di forte disagio per quella che
la giuria, premiando il documentario, ha definito un esempio di rimozione
collettiva .
Daniela Zanzotto
Dopo il Master in Storia e letteratura francese si è dedicata al
cinema, realizzando da sola il suo primo documentario in dieci mesi di riprese
a Parigi. If the walls could speak è stato presentato al Festival di
Montréal e di Catalogna.