Rio Vermelho
di Raquel Freire, Portogallo, 1999, 35 mm
Con Rafaela Santos, Sara de Castro, Paula Guedes, Maria Freire.
Concorso cortometraggi
Un fiume ed una città, Porto. Una storia su due livelli che si accompagna a suggestive inquadrature della città a partire dalle due possibili prospettive: dal ponte Eiffel verso il basso e dal fiume verso la vallata che si apre verso l’alto. Sul ponte – simbolo della città – una donna, una Dea madre, esegue uno strano rito. Più in basso, fra i pescatori, Amelia si concede una lunga nuotata nel fiume. E durante la nuotata partorisce. Benché le doglie rischino di farla affogare, la gioia della maternità si concretizza quando la neomadre è di nuovo in acqua insieme alla neonata.
Le donne della città avevano sconsigliato alla protagonista quel bagno nelle sue condizioni. Ma Amelia rincorre la sua libertà, creandosi un angolo di vita suo proprio e controcorrente per definizione. Rompe le restrizioni sociali, schiva al giudizio altrui, rischia la vita e conquista in solitudine la propria realizzazione.
L’eroina vince anche soltanto attraverso la ricerca di se.