PLUS – MINUS NULL
di Eoin Moore, con Andreas Schmidt, prodotto da DFFB. (Germania, 1998, 35mm, 81′)
Con questo film volevo uscire dalle consuete formule realizzative, che spesso mettono in opposizione le esigenze produttive con la creatività – dice l’autore irlandese Eoin Moore riguardo al film che presenta qui al festival.
Ma forse, in tutta sincerità, era meglio che non uscisse dalle consuete formule realizzative, perchè il risultato dei suoi sforzi non è altro che una copia tedesca del già di per sè penoso Vesna va veloce, con intuizioni registiche superiori ma penalizzate da una fotografia piuttosto squallida, che rivela i limiti del video digitale riversato in pellicola. Immigrati e prostitute sembrano essere diventati l’elemento chiave per un cinema giovane o quantomeno per un film che voglia stare al passo coi tempi. Come una regola: usa l’immigrato, e funzionerà. Garantito. Ora però la situazione sta diventando un pò troppo pesante. Da Gianni Amelio fino ai documentari di Spazio Torino, il grido sembra essere uno solo: puttane, tossici, immigrati, diseredati di ogni parte del mondo, venite a noi, perchè vi renderemo delle star! E, già che ci siamo, ci faremo anche un bel gruzzoletto con la scusa di mettere il mondo di fronte ai suoi problemi: due piccioni con una fava, si dice dalle mie parti. E dire che Plus – Minus Null ha anche vinto un premio al Filmfest di Monaco ex aequo con il ben più corposo e interessante 23 di Hans Christian Schmid.