BUGIARDO BUGIARDO

Al cinema si può sempre imparare qualcosa, anche quando si guardano film squallidi. Lo dimostra questo Bugiardo bugiardo che, pur non proponendo una storia degna di essere seguita, conferma ancora una volta le incredibili capacità attoriali e – direi- metamorfiche di Jim Carrey.

Non si può certo ammettere che il film sia ben strutturato o abbia una storia interessante, perché di fatto è raccapricciante, tuttavia la faccia, l’espressione, il gesto più assurdo ed inimmaginabile compaiono all’improvviso sullo schermo distogliendoci dalla noiosa narrazione degli eventi e facendoci scoppiare a ridere. Forse sembrerò un po’ minimalista, ma credo che questo evento così semplice e al tempo stesso miracoloso, la risata – reale – che nasce dall’immagine – non reale – non possa essere che indice di una grande capacità interpretativa.

Dopo la drammatica esperienza di Tutti giù per terra, che per alcuni giorni mi ha fatto pensare seriamente di abbandonare la passione per il cinema e di dedicarmi alla collezione di francobolli dello Zambesi, ho riscoperto la magia di quella strana macchina che è il cinematografo attraverso un film ed un attore che, per quanto semplici, inutili e a volte stupidi, sono davvero un film ed un attore.

E di questi tempi non mi sembra poco.

Stefano Cravero

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